Eccoci finalmente alla nuova PXata! Ci si trova all'Hostaria Baita Re di Agnòsine (BS)
per una bella mangiata con amici partecipanti e non:
Alba, Salubre, Molta, Seda, Barbetta e il Desideroso.
Chi da Milano, chi da Crema e chi da Vicenza eccoci qua!
Assente giustificato il Presidente Onorario
del Grande Ordine delle PXate Ric.
Saturi di prelibatezze culinarie e, conformemente alle nuove regole
del codice stradale, completamente sobri...
si inizia la sgroppata.
Giungiamo ad Anfo sul Lago d'Idro:
la sua portata dopo il nostro passaggio
aumenterà di alcuni decilitri.
La Anfo-Maniva inizia a salire e con essa i brividi dell'altitudine.
Noi incalliti PXisti avremmo certo preferito
che il nostro pellegrinaggio fosse sferzato
da burrasche e climi impossibili
ma, cribbio,
la giornata è abbastanza serena e calda.
Mille tornanti si susseguono uno dopo l'altro su strada dal pessimo asfalto
e priva di protezioni a valle.
E' davvero bellissima!
Immancabili le foto di rito.da quassù si gode un panorama mozzafiatoa 360°
La strada sale e scende sopra e sotto la fitta coltre di nuvole prigioniere
tra le alte vette.
Dal sole si passa rapidamente alla nebbia fitta
e viceversa. Giungiamo al Passo della Maniva
che è quasi sera e decidiamo di passare la notte
all'Hotel Albergo Pineta.
Il mattino seguente dopo la motogp
che regala il mondiale a J.Lorenzo
e una nuova vittoria a V.Rossi si riparte.
La strada che congiunge
il Passo della Maniva al Passo Crocedomini
è meno battuta e a tratti sterrata, e
sale su oltre i 2000 metri di altitudine.
Si raccomanda massima prudenza
per il micidiale ed insidioso ghiaietto
che si cela dietro ad alcune curve...!
Lungo la strada ci lasciamo tentare da un cartello che promette rivendita di prodotti locali.Dopo qualche chilometro lungo una mulattieramaledetta che va giù in mezzo alle nebbie,un'amara sorpresa ci lascia a bocca asciutta:
...forse un piccolo cartello a montesarebbe stato cosa gradita!
Poi l'avventura ci regala anche questo:la strada bloccata da un gregge di capre!
Arriviamo al Rifugio del Passo Crocedomini. I rifugi sono sempre accoglienti e curati.
Ci aspetta una bella mangiata di affettati e formaggi
in compagnia di personaggi locali
tra i quali svetta per simpatia
il pittore Romano Piccinelli dal bianchissimo pizzetto
e dalla lucidissima pelata.
Dopo la doverosa foto sotto la croce si torna verso casa
sempre attraverso splendidi paesaggi
(le valli d'Ampola e di Ledro che collegano
il Lago d'Idro al Lago di Garda, Riva del Garda,
Rovereto, Valli del Pasubio, Schio e Vicenza)
A Rovereto il suggestivo Eremo di San Colombano
La strada che da Rovereto sale a Passo Pian delle Fugazze è molto bella sia come paesaggio che come asfalto.
Sono i percorsi della Resistenza ed è d'obbligo una piccola
divagazione verso il Forte di Pozzacchio (foto) cui si giunge
tramite una strada di sassi e gallerie e
all'Ossario del Pasubio.
Arrivati a casa!
Per fortuna il conto dei chilometri percorsi è semplice: 428km di PXata!
alla prossima!